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by Roberta Sulpizio / Settembre 28, 2018
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Roma gratis, cosa visitare senza spendere 1 €

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Roma gratis? Si può fare! A Roma tutto è possibile e potrete vivere giornate indimenticabili anche a costo zero. Vi proponiamo qui, un piccolo vademecum dei luoghi più suggestivi da visitare a Roma gratis.

Visitare Roma gratis

Per sfruttare al meglio il vostro tempo a Roma, che siate turisti o cittadini curiosi, in questo articolo vi proponiamo alcuni luoghi che possono essere visitati gratuitamente.

TERRAZZE PANORAMICHE • FONTANE • CHIESE E GLI ARTISTI • MUSEI

Giardino degli Aranci Roma Gratis
Vista dal Gianicolo Roma Gratis
Foro Boario Roma Gratis
Fontana di Trevi Roma Gratis
Villa Borghese: categoria Parchi e Giardini Roma Gratis
Fontana delle Tartarughe Roma Gratis
Fontana della Barcaccia Roma Gratis
Ghetto Ebraico Roma Gratis
Isola Tiberina Roma Gratis
Piazza del Campidoglio Roma Gratis
Fontana dell'Acqua Paola Gianicolo Roma Gratis
Fontana del Mascherone di Santa Sabina Roma Gratis
Vista dal Pincio Roma Gratis
Fontana della Barcaccia piazza di Spagna Roma Gratis

Avere Roma ai propri piedi: le terrazze panoramiche

Vi piacerebbe avere Roma ai vostri piedi, anche se soltanto per qualche ora? Beh, allora non potete non salire su almeno una di queste terrazze panoramiche.

Situata alle spalle del Rione Trastevere, la terrazza del Gianicolo permette di avere una veduta mozzafiato dell’intera città, grazie alla sua posizione strategica sul fiume Tevere. Se raggiungete la terrazza intorno alle 12, potrete assistere al celebre colpo di cannone che ogni giorno alle 12, appunto, risuona per tutta la città. Questa tradizione fu introdotta da papa Pio IX nel 1846, per far sì che tutte le campane delle chiese di Roma fossero sincronizzate. Nei pressi della terrazza panoramica potrete inoltre, ammirare la Fontana dell’Acqua Paola, nota ai romani (e non solo!) come “Er Fontanone”.

Dalla parte opposta rispetto al colle Gianicolo, troviamo l’Aventino con il suo splendido Giardino degli Aranci, luogo romantico per eccellenza dove, si può ammirare uno dei tramonti più belli di Roma. Il giardino si trova all’interno del Parco Savello, all’interno della chiesa di Santa Sabina all’Aventino. Affacciandosi dalla terrazza panoramica si può avere uno sguardo privilegiato che va dall’Isola Tiberina, al Foro Boario e al Ghetto ebraico, fino al Gianicolo e all’imponente sagoma della cupola di San Pietro.

Spostandoci più nel centro di Roma, non si può non fare un salto a godere del panorama dalla terrazza del Pincio, situata all’interno di Villa Borghese, da cui si ha una splendida visuale su Piazza del Popolo. L’area del Pincio già in epoca romana era sede di giardini, i primi giardini a terrazze furono gli Horti di Locullo. Alla passeggiata del Pincio si può accedere attraversando Villa Borghese, salendo dalle rampe da Piazza del Popolo, oppure dal Viale di Villa Medici che la mette in comunicazione con la Chiesa della Santissima Trinità dei Monti. A tal proposito, ricordiamo anche la terrazza panoramica di Trinità dei Monti, da cui si ha una veduta globale di via dei Condotti e delle vie circostanti.

Infine, non possiamo dimenticare la terrazza del Campidoglio, alle spalle dell’omonima piazza, da cui si può godere della vista privilegiata di tutti i Fori Imperiali.

Roma e le sue fontane

Roma è la città dove ad ogni angolo si può trovare una chiesa, ma uno dei motivi migliori per visitare Roma gratis sono anche le fontane. Che siano monumentali oppure no, le fontane di Roma sono numerosissime. Vi proponiamo qui, una selezione di alcune delle più suggestive fontane da ammirare passeggiando per le strade della Capitale.

La più famosa di tutte è sicuramente la Fontana di Trevi, progettata dall’architetto Nicola Salvi nel ‘700, si trova nel cuore del Rione Trevi e rappresenta uno dei maggiori esempi di fusione tra scultura e architettura a Roma. La fontana di Trevi è considerata, insieme al Colosseo, uno dei simboli della città, celebrata anche da numerosi registi, come Federico Fellini ne “La dolce vita“. Una delle tradizioni più conosciute legate alla fontana di Trevi è quella di lanciare nell’acqua una monetina voltando le spalle e chiudendo gli occhi, per propiziarsi un futuro ritorno a Roma. Si pensa che questa tradizione possa essere legata all’antico gesto di gettare nelle fonti sacre oboli o piccoli doni per propiziarsi la divinità locali.

Sulla scia delle “fontane celebri” troviamo sicuramente, la Fontana dei Quattro Fiumi in Piazza Navona. Posta nel centro della piazza e realizzata dal Bernini. La fontana è contornata da numerose leggende, la più nota riguarda la rivalità tra Bernini e Borromini. Un’altra storia, forse meno nota, riguarda il giorno dell’inaugurazione. Dopo aver scoperto la fontana, gli intervenuti si resero conto che non c’era una goccia d’acqua e per non mortificare Bernini, nessuno, compreso il papa, disse nulla. Soltanto quando il corteo stava andando via, Bernini fece cenno di aprire la leva e finalmente l’acqua sgorgò tra lo stupore dei presenti.

Sempre opera dell’ingegnoso Bernini è  la Fontana della Barcaccia in piazza di Spagna. Una piccola barca, al centro della piazza da cui sgorga l’acqua Vergine. Ancora oggi è meta di numerosi turisti, ma non solo, che si fermano per dissetarsi alla sua fonte.

Inoltrandovi nelle strade di Roma, in direzione di Trastevere, non potete non attraversare il suggestivo Ghetto di Roma e girando per i suoi vicoli, raggiungere Piazza Mattei dove troverete la Fontana delle Tartarughe. La leggenda popolare racconta che il duca Mattei, proprietario del palazzo che si affaccia sulla piazza, per stupire il futuro suocero, che gli negava il permesso di sposare la figlia, abbia fatto realizzare la fontana in una sola notte. Il giorno seguente, il duca fece affacciare la promessa sposa con il padre alla finestra per ammirare l’opera e perché nessun altro potesse più godere dello stesso spettacolo, il giovane duca fece murare la finestra, che così è arrivata fino a noi.

Roma, le chiese e i suoi artisti

Roma è di certo, la città delle chiese, ma è anche la città degli artisti. Artisti come Michelangelo, Raffaello, Caravaggio e tanti altri che le hanno donato alcuni dei più importanti capolavori della storia dell’arte italiana.

Parlando di chiese, non possiamo non citare la Basilica di San Pietro in Vaticano, che conserva la Pietà di Michelangelo. L’opera è considerata innovativa per la rappresentazione più morbida dei corpi di Cristo e della Madonna, rispetto alla tradizione precedente, dando vita così a uno dei capolavori più importanti della scultura rinascimentale.

Altra opera di Michelangelo degna di nota è il Mosè, nella Chiesa di San Pietro in Vincoli, alle spalle del Colosseo. La statua si trova al centro del monumento funebre di papa Giulio II e ad esso è legata la leggenda secondo cui, Michelangelo, mentre terminava la scultura, guardandola le disse: “Perché non parli?” a sottolinearne l’estremo realismo.

Un altro degli artisti che hanno operato a lungo a Roma e in particolare nelle sue chiese, è certamente Caravaggio, di cui abbiamo numerose testimonianze. Uno dei luoghi più suggestivi dove ammirare le sue opere è  la Chiesa di San Luigi de’ Francesi, alle spalle di Piazza Navona. In questa chiesa è conservato il “Ciclo di San Matteo” nella Cappella Contarelli. Si compone di tre tele che narrano altrettanti episodi della vita del santo: ” La Vocazione”, “Il Martirio” e “San Matteo e l’Angelo”.

All’interno della Chiesa di Santa Maria del Popolo, sempre ad opera del Caravaggio, si possono ammirare “La Crocifissione di San Pietro” e “La Conversione di San Paolo“. Sempre all’interno di questa chiesa, possiamo ammirare anche l’opera di Raffaello e Bernini nella Cappella Chigi, resa celebre anche da Dan Brown in “Angeli e Demoni”. Progettata da Raffaello e decorata da numerosi artisti tra cui Bernini, che realizzò le sculture dei profeti, “Abacuc e l’angelo” e “Daniele e il leone”.

Proseguendo il percorso “caravaggesco”, nella chiesa di Sant’Agostino in Campo Marzio, si può ammirare la Madonna di Loreto o Madonna dei Pellegrini. La tradizione vuole che Caravaggio abbia donato alla chiesa quest’opera come ringraziamento per l’asilo che gli avevano concesso in seguito a un tafferuglio in cui il pittore aveva ferito un uomo, reo di aver rivolto troppe attenzioni alla sua amante Lena. Nella chiesa di Sant’Agostino si possono inoltre, ammirare opere del Guercino (Sant’Agostino, San Giovanni Battista e Paolo l’Eremita), l’affresco del Profeta Isaia di Raffaello, la Madonna con Bambino di Andrea Sansovino e la Madonna del parto di Jacopo Sansovino.

Spostandosi verso Corso Vittorio Emanuele II, poco dopo largo Argentina, si trova la Chiesa di Santa Maria in Vallicella, nota anche come Chiesa Nuova, dove è conservata una copia della Deposizione dal Sepolcro di Caravaggio. Oltre all’opera di Caravaggio, la chiesa conserva una volta affrescata da Pietro da Cortona e una pala, sull’altare maggiore, del pittore fiammingo Rubens.

Un altro luogo molto suggestivo è la Chiesa di Sant’Ignazio da Loyola, nelle vicinanze di via del Corso, qui si può ammirare uno dei capolavori di Padre Andrea Pozzo, che realizzò per questa chiesa una “finta cupola” grazie ad un perfetto inganno prospettico. Da non perdere.

I musei gratuiti di Roma

Roma ha una vasta offerta mussale, alcuni di questi musei sono a ingresso gratuito. Si tratta per lo più di musei tematici, con percorsi incentrati su un particolare periodo storico, come il Museo Napoleonico o il Museo della Liberazione, oppure si tratta di collezioni di artisti trasformati in percorsi museali.

Nell’elenco che vi riportiamo di seguito, una delle chicche da visitare è il Museo Hendrick Christian Andersen.

Il museo è situato nel quartiere Flaminio, in Via Mancini, all’interno del palazzo in cui l’artista viveva. Alla sua morte nel 1940, lasciò la sua collezione di sculture e la sua abitazione allo Stato, anche se per l’apertura al pubblico bisognerà aspettare il 1978. La tutela della raccolta fu affidata alla Galleria Nazionale.

Il museo si snoda su due piani. Il piano terra è una sorta di vetrina dell’artista, dove esponeva le opere ultimate. Si tratta di sculture realizzate in gesso, marmo e terracotta.

Al primo piano si trovano lo studio dove l’artista realizzava le sue opere e l’abitazione, decorata con bellissimi stucchi. In questa zona oggi, si possono trovare numerose aree di ristoro e una mostra fotografica permanente sui lavori di Handersen.

Se invece, siete appassionati di teatro, non potete non fare un salto al Museo Burcardo, di proprietà della SIAE (Società Italiana Autori Editori). Il nucleo originario del museo è costituito dalla collezione Luigi Rasi, attore, studioso di storia del teatro e per molti anni direttore della Scuola di Recitazione di Firenze. La collezione consta di documenti e cimeli di ogni genere collegati con la storia del teatro e dello spettacolo, soprattutto italiano, con qualche incursione estera.

All’interno del Museo, sono inoltre, conservate collezioni di costumi e maschere della commedia dell’arte italiana, con i suoi personaggi più rappresentativi, come Arlecchino.

Al primo piano del museo, oltre a una raccolta di fotografie di artisti dell’epoca, si trova la Sala Petrolini dove sono esposti i due costumi di Nerone e Fortunello, indossati da Ettore Petrolini nell’interpretazione dei due celebri ruoli, oltre al cilindro, ai guanti e al bastone del personaggio di Gastone.

Il secondo piano del Museo ha una sezione dedicata alla storia del teatro, una sezione dedicata ai modellini in terracotta di personaggi della commedia dell’arte e non solo, realizzati dallo scultore Emilio Mancini.

Continuando la visita si può accedere alla zona dedicata alle mostre temporanee, dove è presente anche la collezione permanente di manifesti e locandine teatrali.

  • Museo Napoleonico

Indirizzo: Piazza di Ponte Umberto I, 1

Orario: martedì – domenica 9.00 – 21.00

Telefono: 06 687 4240

  • Museo Hendrik Chistian Andersen

Indirizzo: Via Pasquale Stanislao Mancini, 20

Orario: martedì – domenica 9.00 – 19.30

Telefono: 06 321 9089

  • Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina

Indirizzo: Largo di Porta San Pancrazio

Orario: martedì – venerdì 10.00 -14.00; sabato, domenica e festivi 10.00 – 18.00

Telefono: 06 0608

  • Museo Carlo Bilotti

Indirizzo: Viale Fiorello La Guardia

Orario: martedì – venerdi 10.00 – 16.00; sabato e domenica 10.00 – 19.00

Telefono: 06 0608

  • Museo di Casal de’ Pazzi

Indirizzo: Via Ciciliano, all’incrocio con via E. Galbani

Orario: solo su prenotazione

Telefono: 06 0608

  • Museo delle Mura

Indirizzo: Via di Porta S. Sebastiano, 18

Orario: martedì – domenica 9.00 – 14.00

Telefono: 06 0608

  • Museo storico della Liberazione

Indirizzo: Via Tasso, 145

Orario: martedì – domenica 9.30 – 12.30; martedì, giovedì e venerdì 15.30 – 19.30

Telefono: 06 7003866

  • Museo Pietro Canonica

Indirizzo: Viale Pietro Canonica, 2

Orario: da ottobre a maggio: martedì – domenica 10.00 – 16.00;

da giugno a settembre: martedì – domenica 13.00 – 19.00

Telefono: 06 0608

  • Museo Burcardo

Indirizzo: Via del Sudario, 44

Orario: martedi e giovedi 9.15 – 16.30

Telefono: 06 6819471

  • Museo Aristaios

Indirizzo: Viale Pietro de Coubertin, 30

Orario: da ottobre a marzo: lunedì – sabato 11.00 – 18.00, domenica 10.00 – 18.00; da aprile a settembre: lunedi – domenica 10.00 – 20.00

Telefono: 06 80241281

  • Museo Barracco (Museo di scultura antica Giovanni Barracco)

Indirizzo: Corso Vittorio Emanuele 166/A

Orario: da ottobre a maggio: martedì – domenica 10.00 – 16.00; da giugno a settembre: martedì – domenica 13.00 – 19.00

Telefono: 060608

  • Istituto Centrale per la Grafica

Palazzo della Calcografia

Indirizzo: Via della Stamperia, 6

Orario: lunedì – sabato 10.00 – 19.00

Telefono: 06 699801

Palazzo Poli

Indirizzo: Via Poli, 54

Orario: martedì – domenica 10.00 – 19.00

Telefono: 06 699801

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