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Cosa Vedere a Roma? I ponti

Una delle strutture che i romani utilizzarono ampiamente in tutti i territori dell’Impero furono i ponti e di essi restano oggi ancora esempi tipici della tecnica costruttiva romana.

Il più antico era il Ponte Sublicio che risale all’epoca di Anco Marzio e si trova in corrispondenza del guado del Tevere: oggi purtroppo dopo l’alluvione del 1870 risulta completamente distrutto. In prossimità di esso si trovava il Ponte Emilio, databile al 142 a.C. anch’esso crollato per un’alluvione nel 1557 e di cui oggi però resta un’arcata nei pressi dell’isola Tiberina: questa parte ha preso la denominazione di ponte rotto e l’antica funzione di collegamento dell’antico Ponte Emilio è oggi delegata al Ponte Palatino, costruito nel 1890 dall’architetto Angelo Vescovali e noto oggi come ponte inglese a causa del suo senso di percorrenza automobilistica contrario rispetto agli standard italiani.

Sempre di fattura romana sono Ponte Milvio, Ponte Fabricio, oggi ponte dei Quattro Capi, Ponte Cestio, oggi Ponte San Bartolomeo, Ponte Elio, oggi Ponte Sant’Angelo e Ponte Agrippa che, essendo stato restaurato da Antonino Pio nel 147 e successivamente da Papa Sisto IV nel 1479, prese prima il nome prima di ponte Antonino ed è invece oggi noto come Ponte Sisto.
Esistono poi tutta una serie di ponti che celebrano l’utilizzo del ferro a cavallo tra ’800 e ‘900: tra essi il Ponte dell’Industria, costruito tra il 1862 e il 1863 da una società belga per congiungere la linea ferroviaria di Civitavecchia alla stazione centrale Termini, Ponte Umberto I, che collega il palazzo di Giustizia con la zona circostante Piazza Navona, Ponte Garibaldi, che collega Trastevere con via Arenula, Ponte Regina Margherita e Ponte Cavour, che collegano il quartiere Prati con il centro, Ponte Mazzini che collega il Gianicolo con il centro e Ponte Risorgimento, costruito nel 1911 per riunire i luoghi dell’Esposizione Internazionale d’Arte (i quartieri Della Vittoria e Flaminio).

Tra il 1920 ed il dopoguerra lo sviluppo infrastrutturale di Roma passò anche attraverso la costruzione di nuovi ponti, quali Ponte Matteotti, Ponte Flaminio, Ponte Duca D’Aosta, Ponte Principe Amedeo di Savoia, Ponte Marconi che nel 1954 sancisce la nascita del nuovo quartiere E.U.R. nato per l’Esposizione Universale del 1942 purtroppo mai avvenuta a causa della guerra, ed il Ponte di Tor di Quinto, costruito nel 1960 in occasione della XVII Olimpiade di Roma per raccordare la nuova via Olimpica con gli impianti sportivi dell’Acqua Acetosa.

In parallelo al nuovo sviluppo urbanistico di Roma nascono poi gli ultimi esempi di collegamenti contemporanei in linea con le ultime tendenze architettoniche europee: il Ponte della Musica, che collega l’auditorium Parco della Musica, il parco di villa Glori, il museo del MAXXI e il teatro Olimpico con il complesso sportivo del Foro Italico, ed il Ponte Settimia Spizzichino, lungo 240 metri di cui 125 sospesi sopra i binari della linea B della metropolitana e della ferrovia Roma-Ostia Lido che collega il quartiere Garbatella col quartiere Ostiense.

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Cosa Vedere a Roma

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