Tempio di Saturno

Tempio di Saturno

Il grande edificio ionico, che si erge ai piedi del Campidoglio, è certamente identificabile con il Tempio di Saturno. Esso fu preceduto in origine da un altare, collegato alla mitica fondazione dell’abitato sul Campidoglio da parte del dio della rigenerazione e dell’abbondanza.

Storia e struttura del Tempio di Saturno

I lavori per la costruzione del tempio ebbero probabilmente inizio in età regia, ma la dedica avvenne nel 498 a.C., agli albori della Repubblica: si tratta quindi del più antico tempio del Foro Romano, secondo solo a quello della Triade Capitolina nell’intera città. Ricostruito interamente nel 42 a.C. per iniziativa del console dell’anno L. Munazio Planco, subì un ulteriore restauro a seguito dell’incendio del 283 d.C., come sembrerebbe testimoniato dall’iscrizione ancora presente nel fregio: Senatus Popolusque Romanus Incendio Consumptum Restituit, Il Senato e il Popolo romano ricostruirono dopo la distruzione dell’incendio. Nell’edificio risiedevano inoltre le casse dell’Erario dello Stato Romano. Del tempio rimangono otto colonne ioniche, in granito grigio, e il frontone principale, attribuibili alla fase post 283 d.C., in gran parte costruito con materiale di recupero. Il podio risale al rifacimento del console Planco ed è costruito in cementizio, rivestito da lastre di travertino. Davanti al podio si posizionava un avancorpo vuoto, totalmente crollato, di cui rimane però la soglia della porta sul lato est: al suo interno risiedeva probabilmente la sede dell’Erario.

I Saturnalia

Il giorno di dedica del tempio era il 17 Dicembre e a partire da questa data si celebravano per alcuni giorni (fino al 23 dicembre in età domizianea) le feste sfrenate dei Saturnalia. Questa festività, accostata spesso per alcuni aspetti al moderno Natale e per altri al Carnevale, era caratterizzata da sacrifici, grandi banchetti e festeggiamenti che sfociavano talvolta in episodi orgiastici. La peculiarità di questa festa consisteva però nel temporaneo sovvertimento dell’ordine sociale: il mondo sociale, per una volta invertito, permetteva agli schiavi di comportarsi come uomini liberi. Si eleggeva ad esempio una figura centrale come Princeps, una caricatura del patriziato (aristocrazia) vestito di una buffa maschera e colori sgargianti, al quale veniva assegnato ogni potere e che rappresentava la personificazione di Saturno o Plutone, preposti alla protezione dei defunti ma anche della campagna e dei raccolti. Articolo di Andrea Simeoni Tempio di Saturno

Contatti e info utili

Indirizzo: 00186 Rome, Metropolitan City of Rome, Italy
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