Tempio di Antonino e Faustina

Tempio di Antonino e Faustina

Appena a nord della Regia sul lato destro della Via Sacra, procedendo in direzione del Campidoglio, trova posto il Tempio di Antonino e Faustina. L’edificio sacro, dedicato all’Imperatore Antonino Pio e alla moglie, è una delle tante strutture culturali edificate all’interno del Foro Romano nella porzione orientale.

La storia del tempio di Antonino e Faustina

Il monumento sacro, di grandi dimensioni, è facilmente identificabile grazie all’iscrizione ben visibile sull’architrave: Divo Antonino et divae Faustinae ex s(enatus) c(onsulto) e cioè “Al divo Antonino e alla diva Faustina per Senato consulto” (Senatus consultum è una locuzione utilizzata per indicare una delibera del Senato). Il tempio venne costruito all’indomani della morte dell’imperatrice nel 141 d.C. e a seguito della morte di Antonino, nel 160 d.C., venne dedicato anche all’imperatore. L’edificio sorge su un alto podio ed è preceduto da una scalinata. Il fronte è caratterizzato dalla presenza di 6 colonne in marmo cipollino (proveniente dall’Eubea in Grecia) alte fino a 17 metri, con capitelli di ordine corinzio di marmo bianco; sui lati corti le 6 colonne sono seguite da altre 2. La cella all’interno è realizzata in opera quadrata in peperino (una roccia vulcanica grigiastra tipica del Lazio) e sui due lati maggiori corre un fregio marmoreo, con la raffigurazione di grifoni affrontati araldicamente a motivi vegetali. Sul podio dovevano inoltre essere collocate delle statue. Particolare interessante è costituito dalla presenza di scanalature sulle colonne, incise per far passare le corde impiegate per far crollare le parti strutturali e reimpiegarne il materiale edilizio: probabilmente le colonne dovettero offrire una resistenza piuttosto elevata e non furono pertanto oggetto di saccheggio. La costruzione di questo luogo di culto, dedicato a un imperatore, di fronte alla regia è abbastanza insolita e probabilmente va ricondotta alla volontà di sottolineare una relazione tra Antonino Pio e Numa Pompilio, a cui spesso l’imperatore veniva paragonato. Articolo di Andrea Simeoni Tempio di Antonino e Faustina
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