Chiesa San Cesareo

Basilica di San Cesareo de Appia

La Basilica di San Cesareo de Appia, detta comunemente ed erroneamente San Cesareo in Palatio, è una chiesa delle diciannove chiese del Rione Celio e sorge presso la Porta di San Sebastiano.

La storia della Basilica, dalla costruzione ai nostri giorni

La Basilica di San Cesareo venne edificata nel VII sec. in un’area che in età repubblicana ed imperiale era stata adibita a necropoli, ma nella quale è attestata anche la presenza di diversi edifici, tra cui un complesso termale: non essendovi aree disponibili per una nuova espansione, infatti, era d’uso al tempo reimpiegare strutture preesistenti per altre funzioni. Il nucleo originario della Chiesa, di dimensioni minori rispetto all’edificio attuale, era costituito da una navata unica, di dimensioni esigue, cui erano addossate delle cappelle laterali. Nel VIII sec. la chiesa era nota come S. Cesareo in Turrim, probabilmente perchè dotata di un campanile o per la vicinanza a una delle tante torri che in età medievale costellavano la città; apparteneva alla diocesi di S. Sisto Vecchio, ma non vi si officiava alcuna messa. Nel 1302 Papa Bonifacio VIII affidò la Chiesa di S. Cesareo, appartenente alla diocesi di Tuscolo, ai Fratres Cruciferi, i quali vi annetterono anche un piccolo ospedale (si veda la Casina del Cardinal Bessarione) per i pellegrini provenienti dalla Via Appia. Tuttavia, nel 1439 Papa Eugenio IV revocò il titolo presbiteriale alla chiesa e la fece annettere al monastero di S. Sisto Vecchio. Agli inizi del 1600, per volere di Papa Clemente VII, la Basilica venne restituita come diaconia e subì un radicale intervento di restauro, sotto la supervisione del Cardinale Cesare Baronio e probabilmente secondo i progetti del Cavalier d’Arpino, secondo sobri stilemi tardo-rinascimentali. Venne più tardi ceduta, assieme a tutte le sue dipendenze, al Collegio Clementino dei Padri Somaschi: in questa occasione vi furono trasferiti alcuni mosaici del XIII secolo e altri arredi architettonici che si trovavano nel transetto della Basilica di San Giovanni in Laterano, al tempo in fase di ristrutturazione. Tra il 1636 e il 1666 nei terreni all’intorno della chiesa furono avviate numerose campagne di scavo: vennero rinvenute numerose sepolture, olle cinerarie, busti e statue, oltre ai resti di un impianto termale di grandi dimensioni, suddiviso in navate con ambienti voltati a crociera. Si trattava dei Bagni di Torquato e Vespasiano, parzialmente rinvenuti anche al di sotto delle fondazioni della chiesa di S. Cesareo, ma interpretati come vestigia di un luogo sacro. Alla fine del XIX sec., probabilmente in concomitanza con i lavori di sistemazione della Via Appia messi in atto dal Ministro Guido Baccelli (1885), la chiesa subì un radicale intervento di restauro e manutenzione, durante il quale il sagrato d’ingresso venne pavimentato, la facciata principale restaurata e privata delle immagini sacre originariamente inserite nelle cornici. Nel 1925 i terreni retrostanti la Chiesa di S. Cesareo furono espropriati e concessi dal Demanio dello Stato al Governatorato, che vi istituì il Parco di S. Sebastiano. Ad oggi la Basilica, titolata a San Cesareo de Appia, è votata al culto del Salvatore, di S. Giovanni e di S. Cesareo, ed è impiegata per l’officio della messa domenicale e per le celebrazioni dei sacramenti.

La Basilica di San Cesareo: arte e architettura

L’attuale struttura della Basilica si compone di una navata unica scandita, lungo le superfici laterali, da sei arcate incorniciate da sobrie paraste e sormontate da un cleristorio, tra le cui finestre trovano posto alcuni preziosi mosaici attributi al Cavalier d’Arpino e raffiguranti scene della vita di San Cesareo. L’elegante opera musiva del catino absidale raffigura invece una classica scena di Dio Padre fra gli angeli. Degli arredi liturgici, l’altare, l’ambone, la cattedra e le transenne del presbiterio, come anche alcune sezioni del pavimento musivo, risalgono al XIII secolo e appartenevano alla Basilica di San Giovanni in Laterano prima che questa fosse restaurata secondo stilemi barocchi. L’organo a canne, collocato alla sinistra dell’altare, è invece un elemento moderno, costruito fra il 1997 e il 1999 da Francesco Saverio Colamarino riutilizzando come consolle un organo elettrico ed applicandovi il sistema multiplo per i registri. All’esterno la Basilica di San Cesareo presenta una facciata molto sobria, scandita in due settori, inferiore e superiore, e articolata da un finestrone e sei cornici che in origine dovevano ospitare preziosi elementi decorativi. Il portone d’accesso, arretrato rispetto al filo stradale, è preceduto da un delicato protiro sormontato da un frontone triangolare e adornato da due semplici colonne in granito. Orari: Sab. 10:00/16:00 Dom. 10:00/12:00 S. Messa: Domenica e Festivi alle ore 11:30 Ulteriori aperture al pubblico solo su richiesta (contatto telefonico) Articolo di Livia Artibani Basilica di San Cesareo de Appia

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