Nella porzione centrale del Foro Romano ad est del Vicus Tuscus sorge il Tempio dei Castori. La struttura conserva allo stato attuale, oltre al podio dell’edificio con le fondazioni, tre colonne con parte della trabeazione.
Il tempio dei Castori: storia e struttura
Il tempio deve la sua fondazione all’introduzione del culto, di matrice greca, dei Dioscuri. I romani erano soliti nominarlo come dei Castori, mostrando una preferenza verso uno dei gemelli divini, figli di Giove e Leda. Secondo la tradizione all’inizio del V secolo il dittatore Aulo Postumio Albino fece voto di erigere l’edificio sacro in loro onore, a seguito della battaglia del Lago Regillo nel 499 a.C.: durante lo scontro tra romani e latini, che appoggiavano l’ultimo re Etrusco Tarquinio il Superbo, nel suo tentativo di riconquistare l’Urbe, apparvero due cavalieri misteriosi che guidarono i primi alla vittoria; subito dopo gli stessi cavalieri annunciarono la vittoria alla città. Il culto venne probabilmente introdotto dal patriziato e non a caso i Dioscuri a Roma, così come in ambito greco, rappresentarono gli dei protettori dei cavalieri e quindi dell’aristocrazia. Il tempio ospitò molti eventi rilevanti, soprattutto della vita Repubblicana di Roma: qui Cesare perorò la sua legge agraria e in esso si tennero numerose riunioni del Senato; il podio costituì inoltre la tribuna presidenziale dei comizi legislativi. Tra le altre cose fu sede dell’ufficio dei pesi e delle misure e dei negozi di banchieri. La struttura era costituita da un tempio periptero, caratterizzato da un colonnato lungo tutto il perimetro, di ordine corinzio con 11 colonne sui lati lunghi e 6 su quelli corti. Le fondazioni erano in opera cementizia, mentre i blocchi in tufo delle parti strutturali più importanti furono rimossi. Stessa sorte toccò ad un blocco marmoreo asportato e riutilizzato per la Statua Equestre di Marco Aurelio. La struttura per come appare oggi è il risultato di una serie di restauri che seguirono la sua costruzione nel V secolo a.C. ed in particolare conserva le fattezze dell’ultimo dei rifacimenti, risalente a Tiberio nel 6 d.C. Articolo e foto di Andrea Simeoni

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Indirizzo: Via della Salara Vecchia, 5, 00186 Roma RM, Italy