Basilica dei Santi Pietro e Paolo

Basilica dei Santi Pietro e Paolo

La Basilica dei Santi Pietro e Paolo, posta nel punto più alto del quartiere Eur e teatro di numerosi scontri durante la Seconda guerra mondiale, è una dei maggiori esempi di architettura della Roma moderna.

La Basilica dei Santi Pietro e Paolo durante la Seconda guerra mondiale

I lavori di costruzione della Basilica iniziarono nel 1939, un anno dopo la sua progettazione, ma rallentarono subito a causa dell’ingresso italiano nella Seconda guerra mondiale, finché non furono sospesi del tutto a causa di un bombardamento che colpì il cantiere nel 1943. Il 10 settembre dello stesso anno la Basilica in costruzione fu teatro di alcuni scontri tra i soldati italiani e quelli tedeschi che si dirigevano verso il centro di Roma e dopo la battaglia 13 corpi di soldati italiani furono ritrovati senza vita ai piedi della scalinata. I lavori ripresero nel 1953 e furono portati a termine nel 1955 quando la chiesa fu aperta al culto. Successivamente nel giugno 1966 fu elevata alla dignità di basilica minore.

La struttura della Basilica ed il suo contesto storico

Dedicata ai Santi Patroni di Roma e progettata da Arnaldo Franchini, architetto e professore universitario che affiancò Marcello Piacentini nel corso della progettazione di numerose architetture di regime, è costituita da una pianta a croce greca (atipica per l’epoca, nella quale erano sicuramente più frequenti le piante a croce latina), ed è caratterizzata da una struttura in cemento armato con un cubo centrale ed una cupola emisferica di 32 metri di diametro, la seconda più alta della città dopo quella della Basilica di San Pietro (115 metri di altezza). Il progetto iniziale prevedeva che la cupola dovesse assumere una colorazione giallo oro per far sì che si distinguesse cromaticamente dagli altri edifici, ma i progettisti alla fine optarono per una copertura con elementi grigi in ardesia che si adattavano maggiormente al resto dell’edificio ed al contesto del quartiere. Internamente, la pianta centrale presenta 4 avancorpi sui quali si stagliano nicchie quadrate arricchite da decorazioni a bassorilievo. Sopra l’altare maggiore è visibile l’opera “Cristo nel tappeto di Grazia” di Attilio e Sergio Selva che rappresenta il martirio e la glorificazione degli apostoli Pietro e Paolo; nella cappella dedicata all’Immacolata Concezione è collocato un mosaico di Bruno Saetti raffigurante la Madonna con il bambino circondata da una corona di angeli mentre nella cappella di San Francesco è possibile ammirare una pala in mosaico ad opera di Hajnal, raffigurante il Patrono d’Italia insieme ad altri santi francescani. Esternamente risente dell’impostazione monumentale che caratterizza tutto l’Eur diventandone l’emblema religioso; si inserisce infatti perfettamente nel contesto del quartiere progettato per l’E42, l’esposizione universale di Roma mai avvenuta per lo scoppio della Seconda guerra mondiale. È visibile da tantissime zone diverse della città, addirittura da via Flaminia, ed è insieme al Palazzo della Civiltà Italiana, uno dei due elementi architettonici che spiccano nel quartiere, a simboleggiare la convivenza di religione e stato laico, come a celebrare i Patti Lateranensi del 1929. Rivestita di travertino romano, si affaccia sulla sottostante viale Europa tramite una scalea monumentale, al cui culmine sorgono le imponenti statue di San Pietro e San Paolo poste nel piazzale antistante l’edificio. Per info, contatti e orari: Basilica dei SS. Pietro e Paolo all’EUR. Articolo di Francesco Nardi chiesa dei santi pietro e paolo eur chiesa dei santi pietro e paolo eur chiesa dei santi pietro e paolo eur

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