Storia di una collezione unica
La storia della Galleria Nazionale è una storia di primati. La galleria nasce infatti nel periodo postunitario, precisamente nel 1883, quando l’allora ministro dell’istruzione, Guido Baccelli, ottiene dal re la firma per l’istituzione di una galleria che, unica a livello nazionale, raccogliesse opere di artisti viventi, senza alcuna limitazione di provenienza regionale, stili o generi. Sculture, dipinti, disegni e incisioni di artisti contemporanei confluiscono rapidamente nella neonata collezione, alimentata anche attraverso manifestazioni prestigiose come la Quadriennale e con acquisti da eventi artistici nazionali e internazionali. Esempio di tale politica è “Le tre età della donna” di Gustav Klimt, esposto alla Biennale di Venezia del 1910 e acquistato dallo Stato italiano, proprio per Galleria Nazionale.
La raccolta cresce così velocemente che la prima sede espositiva, il Palazzo delle Esposizioni di via Nazionale, si rivela ben presto insufficiente. Nel 1914 la Galleria viene trasferita nell’attuale sede, il Palazzo delle Belle Arti. L’edificio era stato realizzato tre anni prima dall’architetto Cesare Bazzani, in occasione dell’Esposizione Universale di Roma.
Durante il periodo fascista, la collezione viene incrementata ulteriormente con opere di regime, tanto che nel 1933 Bazzani viene incaricato di ampliare il palazzo. I nuovi spazi espositivi vengono però utilizzati non per esporre la raccolta, bensì per eventi e mostre di partito, e così sarà fino alla chiusura della Galleria, a causa della guerra, nel 1942.
Tuttavia la Galleria Nazionale è la prima istituzione culturale in Italia a riaprire, già nel 1944, nonché il primo museo pubblico italiano a essere diretto da una donna, Palma Bucarelli, che fu soprintendente dal 1941 al 1975. Grazie alla sua visione aperta e moderna, Galleria Nazionale diventa per il pubblico italiano una finestra sull’arte d’avanguardia che il fascismo aveva tentato di oscurare, attraverso mostre innovative dal taglio didattico e incontri con gli artisti. È sempre a Galleria Nazionale che nel 1958 si tiene la prima mostra personale europea del pittore americano Jackson Pollock, mentre l’esposizione di Merda d’artista di Piero Manzoni nel 1971 ha scatenato persino un’interrogazione parlamentare!
Il Palazzo delle Belle Arti
Situato in Viale delle Belle Arti 131, nel quartiere Flaminio, l’edificio realizzato da Cesare Bazzani (1873-1939) presenta le caratteristiche di un’architettura ufficiale di stato, che legittima se stesso affondando le radici in un passato classico, reinterpretato in chiave eclettica, ovvero unendo elementi architettonici di stili differenti. Il risultato è un edificio che si rifà alla tipologia del tempio greco, simmetrico e in marmo bianco, con un’ampia scalinata centrale e il portico d’ingresso segnato da quattro coppie di colonne. L’architettura è decorata con festoni intrecciati, rose, mascheroni e fregi ad alto rilievo. Il tutto restituisce grande magniloquenza e monumentalità.
Alla imponente facciata corrispondono, all’interno, ben tre livelli. Il criterio di distribuzione delle sale espositive è quello della simmetria, con il nucleo centrale costituito dal Salone delle Cerimonie. La luce naturale è uno degli elementi preponderanti, filtrata da grandi finestre che aprono anche sui tre cortili interni.
Oltre agli interventi di ampliamento di Bazzani, il Palazzo delle Belle Arti ha visto diversi interventi, anche a seguito dei danneggiamenti subiti nel corso della guerra e a nuove necessità di ampliamento e adeguamento alle norme.
Non c’è bisogno di andare in Francia per vedere un Monet (ovvero: cosa c’è a Galleria Nazionale)
La Galleria Nazionale racchiude un patrimonio inestimabile di capolavori, italiani e stranieri. Con una raccolta che va dal XIX secolo fino ad oggi, visitando la Galleria Nazionale si possono ammirare opere di Canova, Pellizza da Volpedo, de Chirico, Balla, Burri, Pascali, Capogrossi, Fontana, Boetti, Pistoletto e tanti altri artisti italiani. Se invece si è alla ricerca di grandi nomi del panorama internazionale, non si resta certo delusi: Monet, van Gogh, Cézanne, Klimt, Mondrian, Duchamp, Pollock, Warhol. A Galleria Nazionale si incontrano i grandi nomi che hanno scritto la storia dell’arte.
Il recente riallestimento della Galleria ha inoltre scardinato il tradizionale impianto espositivo cronologico, creando nelle sale un cortocircuito tra opere di diverse epoche e correnti. Il suggerimento è quello di divertirsi a tracciare i propri collegamenti liberamente, tra una sala e l’altra e tra interno ed esterno: l’esposizione infatti non è solo confinata all’interno dell’edificio, ma sorprende il pubblico con una serie di sculture nel giardino antistante e persino sulla scalea Bruno Zevi, che collega Viale delle Belle Arti a Villa Borghese.
Oltre alla collezione permanente c’è poi una costante offerta di esposizioni temporanee, presentazioni di libri, talk e eventi.
I servizi di Galleria Nazionale
La Galleria è dotata di un punto ristoro all’ingresso, di un bookshop e di un guardaroba con armadietti. Al primo piano è ubicato anche il Caffè delle Arti, mentre al piano strada, con ingresso separato dal museo, si trovano archivio e biblioteca.
Per info, contatti e orari: Sito Ufficiale di Galleria Nazionale.
Per acquistare i biglietti: Gebart – Gestione Servizi Beni Culturali.
Articolo di Susanna Correrella

Contatti e info utili
Sito: lagallerianazionale.com Tel: +39 06 322981